Quale cura per il PTSD, o Disturbo Post traumatico da Stress? Una parola difficile per descrivere come può sentirsi una persona che ha vissuto un grave trauma. Quando vivi un’esperienza terribile, a qualunque età, l’equilibrio emotivo subisce un vero e proprio terremoto. Nulla è più come prima. C’è un “prima” e c’è un “dopo”. Se hai bisogno di una cura per il PTSD devi rivolgerti ad uno psicologo specializzato nella cura del Disturbo Post Traumatica da Stress.
Non tutti quelli che vivono un trauma sviluppano il PTSD.
Molti hanno sintomi strani ed inaspettati che non sempre vengono correttamente associati all’avvenimento.
Come capisco che ho il Disturbo Post Traumatico da stress?
Cosa si deve fare se pensi di avere il PTSD?
Da quale medico è meglio andare per la cura del PTSD?
Servono dei farmaci per il PTDS, o è meglio lo psicologo o lo psichiatra per la terapia del disturbo post traumatico da stress?
Guarirò o resterò per sempre cosi?
Come trovo uno psicologo specializzato nella cura del Disturbo post traumatico da stress ed i traumi?
Che cos’è il Disturbo Post Traumatico da Stress?
Il disturbo post traumatico da stress è uno stato fisico e psichico nel quale ti puoi trovare dopo aver vissuto un grave trauma. Per trauma si intende una situazione del tutto imprevista ed imprevedibile che irrompe nella vita di una persona in modo violento. Si può avere la sensazione di essere in grave pericolo, anche di morte, ed a volte è proprio così. Può trattarsi di un grave incidente, un’aggressione, un atto terroristico, un abuso sessuale o uno stupro, la morte improvvisa di una persona cara. In questo periodo, a seguito del coronavirus, molte persone hanno perso i loro cari in modo imprevedibile e traumatico. Anche questo può costituire un trauma, e serve una cura per il PTSD.
https://synergiacentrotrauma.it/wp-content/uploads/2020/10/Psicologo-online-Torino-Psicologo-online-Moncalieri.jpg8531280Cristina Rocciahttps://synergiacentrotrauma.it/wp-content/uploads/2019/02/Synergiacentrotrauma.pngCristina Roccia2020-10-12 12:28:002024-04-29 10:11:23Psicologo online Torino, come capire se è bravo
https://synergiacentrotrauma.it/wp-content/uploads/2020/07/dimagrire-compressa.jpg15501920Cristina Rocciahttps://synergiacentrotrauma.it/wp-content/uploads/2019/02/Synergiacentrotrauma.pngCristina Roccia2020-08-29 17:33:002023-06-14 18:41:04Dimagrire. Come non fallire
La paura spesso ci rovina la vita. Che siamo bambini o adulti non importa, quando abbiamo paura niente è facile, e spesso questa emozione ci rovina anche molti momenti belli della nostra vita. Quando la paura diventa terrore si dice che abbiamo una fobia. Cosa si deve fare per superare la paura ? Farmaci o psicoterapia per curare le fobie? Serve lo psicologo, il farmacista o ce la possiamo fare da soli a superare la paura?
La paura a volte può essere utile
Non sempre la paura è un’emozione negativa. L’istinto di avere paura è innato negli esseri viventi, sia animali che umani. Questa emozione è indispensabile per la sopravvivenza, e senza di essa saremmo sempre in grave pericolo. Solo i bambini molto piccoli non la provano; probabilmente la natura non ha dato loro questa emozione perché ci sono i genitori che si occupano di proteggere il neonato, che quindi può “permettersi il lusso” di non avere paura.
Cristina Roccia, psicologa online, psicoterapeuta, Moncalieri Torino
Quando superare la paura diventa un problema?
La paura può diventare un problema quando è irrazionale, quando ci blocca nel fare determinate cose che noi invece vorremmo fare e che sappiamo non essere pericolose. In questo periodo in cui c’è stato il coronavirus per esempio, la paura e sicuramente stata un’emozione molto utile perché ci ha permesso di rispettare le regole e restare a casa. In alcune persone però la paura del corona virus è diventata terrore al punto da rendere impossibile una vita normale. Se anche oggi, in estate, ti misuri la febbre tre volte al giorno, ti lavi le mani continuamente e non esci più di casa per paura del Coronavirus, allora questo è diventato un vero e proprio problema. Devi superare la paura.
Che cos’è una fobia? La fobia è una paura anzi, un vero e proprio terrore, nei confronti di qualcosa che non dovrebbe invece spaventarci così tanto. Quando si ha una fobia la persona cerca in tutti i modi di evitare la cosa che la spaventa, ma purtroppo certe volte le fobie possono rovinare o limitare la nostra vita. Facciamo un esempio. Se una persona ha la fobia dei ragni ed abita in un grattacielo a New York probabilmente questa paura non inciderà granché sulla sua vita. Ma sei la stessa persona si innamora di un uomo che vive in campagna, allora la fobia dei ragni diventa un vero e proprio problema perché la campagna è piena di ragni. Purtroppo certe volte, a causa delle nostre paure, dobbiamo rinunciare a delle cose importanti.
Perché abbiamo una fobia?
Una paura del tutto razionale che si trasforma in terrore nei confronti di qualcosa di specifico, come ad esempio i ragni, ha sempre delle origini molto complesse da individuare. Già alla fine del 1800 Freud scriveva uno dei suoi più importanti saggi di psicologia sulla fobia di un bambino che aveva paura dei cavalli e che non usciva più di casa, perché all’epoca i cavalli trainavano le carrozze ed erano ovunque. Freud spiegò che il cavallo non centrava niente ed erano semplicemente lo spostamento di qualcosa di più complesso e profondo, in quel caso di un problema di tipo sessuale ed edipico. Gestire la paura è importante, ed anche superare la paura.
Cosa fare per superare la paura?
Quando la nostra paura è irrazionale e blocca le nostre azioni occorre fare qualcosa. Non sempre è sufficiente metterci tanta forza di volontà per superare la paura. Se così fosse non esisterebbero le fobie. Chi ne soffre non riesce proprio a fare diversamente, ed è così tanto terrorizzato che non può fare a meno di fare quello che fa.
Naturalmente sforzarsi di superare le proprie paure è indispensabile, anche chiedendo aiuto a chi ci vuole. Se questo non basta abbiamo bisogno di chiedere aiuto a un dottore. Ma che tipo di dottore ?
Medicine o psicologo per curare le fobie?
Le medicine nella maggior parte dei casi si rivelano inutili. Si possono richiedere al proprio medico dei tranquillanti, come per esempio nel caso in cui abbiamo paura di volare ma dobbiamo per forza salire su un aereo. In questo caso le medicine possono essere d’aiuto, ma il problema si ripresenterà nuovamente al prossimo viaggio.
Per superare davvero la paura e superare le fobie possiamo aver bisogno dell’aiuto di uno psicologo.
Per superare le paure e le fobie bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto
Cosa fa lo psicologo per aiutarci a superare la paura e le fobie?
Lo psicologo non prescrive medicine. Lo psicologo aiuta la persona che soffre di fobie ad arrivare alla vera origine della propria paura. Durante una psicoterapia capita spesso che la paura diminuisca, o la fobia sparisca, senza neanche averne parlato granché. Perché?
Diamo risposta a questa domanda con un esempio. Una donna va in pensione proprio in coincidenza del lock down causata dal coronavirus. Al termine dell lock down la paura del Coronavirus è così forte che la donna non esce più di casa e si misura la febbre più volte al giorno. All’interno degli incontri di psicologia emerge come la vera paura non fosse il coronavirus ma la nuova vita che avrebbe dovuto affrontare. La donna è infatti sola, le figlie lontane, senza più l’occupazione del lavoro che le dava una routine quotidiana. Tutta una vita dunque da reinventarsi, e giustamente questa situazione fa davvero molta paura perché appare più che logico essere spaventati in una situazione di questo genere. La paura del coronavirus era quindi uno spostamento da un problema ad un altro. Per risolvere la paura abbiamo dovuto parlare di altro, e cioè il suo futuro.
Come trovare lo psicologo giusto per la terapia delle fobie?
Lo psicologo, o lo psicoterapeuta nel caso in cui abbiamo bisogno di una vera e propria terapia, può essere individuato chiedendo a qualcuno di cui ci si fida, oppure cercando su internet. Possiamo cercare uno psicologo che lavora vicino alla nostra residenza, oppure uno psicologo che lavora online.
La psicoterapia online funziona molto bene se è svolta da un professionista serio e preparato. Cerca quindi un bravo psicologo, anche richiedendo una consulenza on line. Esistono diversi modi di curare le fobie, ma il fattore determinante è che lo psicologo sia bravo ed esperto. Quanto costa uno psicologo? Dipende da vari fattori, con una tariffa che può variare da 50 a 100 € ad incontro
I farmaci per il PTSD sembrano sempre la soluzione migliore e più veloce a tutti i problemi. Purtroppo non è sempre così.
In particolare nella cura del disturbo post traumatico da stress non è sicuramente così. I farmaci possono aiutare, ed è giusto utilizzarli quando servono. Ma sa soli non bastano. Serve anche rivolgersi ad uno psicologo specializzato nella cura del PTSD e dei traumi.
Quale medico o psicologo scegliere per la cura del PTSD?
La cosa più importante è scegliere uno psicologo specializzato nei disturbi post traumatici. Fondamentale è innanzitutto fare una corretta diagnosi.
Questo è il primo ed importante problema legato alla terapia. Se lo psicologo dal quale vai non è molto esperto traumi e PTSD può non riconoscere i sintomi di questa patologia. Lo psicologo poco esperto può scambiarli per problematiche differenti. Questo succede molto frequentemente, e crea grandi problemi perché se la diagnosi è sbagliata anche la terapia sarà sbagliata.
Per fare un esempio possiamo riflettere sul fatto che le persone che hanno il PTSD hanno allucinazioni, e queste ultime spesso vengono scambiate per schizofrenia. Le allucinazioni sono infatti sintomi comuni ad entrambe le patologie, e solo una diagnosi differenziale ben fatta può dare indicazioni precise allo psicologo. E’ facile immaginare quanto sarebbe inutile trattare una persona che ha il disturbo post traumatico da stress a seguito di un trauma come se fosse schizofrenico. Non solo il PTSD non andrebbe via, ma anzi, potrebbero peggiorare .
Molte persone affette da Disturbo Post Traumatico da Stress usano alcool e droghe al posto dei farmaci, per tenere a bada il dolore troppo intenso, o il terrore di allucinazioni spaventose o incubi notturni.
Molte persone bevono quando sentono di avere allucinazioni o flashback post-traumatici. Cercano così di far andare via quelle terribili sensazioni che accompagnano flash back. Alcuni usano fumare spinelli prima di andare a dormire, per cercare di rilassarsi ed avere meno incubi.
Sono stata iscritta all’albo degli psicologi dal 1998 al gennaio 2022 come psicologa e psicoterapeuta.
In questo periodo posso ascoltarti e darti dei consigli per valutare con te cosa esattamente ti serve per superare il tuo problema.
Trent’anni di esperienza oggi anche online, in videochiamata, per poter esser vicini anche se lontani.
Meglio i farmaci o le droghe per il PTSD?
Ovviamente è meglio utilizzare i farmaci piuttosto che fare uso di sostanze, anche perchè dietro l’utilizzo dei farmaci è presente una richiesta di aiuto che non viene invece fatta da chi si droga o beve per non pensare. La cura del PTSD passa anche dai farmaci, ma non può fermarsi lì.
E’ sicuramente meglio prendere dei farmaci per il PTSD e per tenere a bada il troppo dolore in modo più strategico ed efficace.
La cura del PTDS deve essere di tipo psicologico
I soli farmaci non bastano per la cura del PTSD, e se non fai una vera e propria psicoterapia non riuscirai a liberarti di queste sensazioni terribili ed a guarire.
Quale terapia per il PTSD?
Come abbiamo detto prima, prima della scelta del tipo di psicoterapia occorre scegliere lo psicoterapeuta giusto.
Lo psicoterapeuta, non lo psicologo perché non è abilitato a curare una problematica così importante, deve essere uno specialista di traumi. Cerca quindi uno psicologo specializzato nel PTSD.
Per il PTSD la terapia più indicata sembra essere l’EMDR. Si tratta di un tipo di psicoterapia che utilizza gli occhi per arrivare ai ricordi traumatici in una parte del cervello difficilmente accessibile dalle parole. L”EMDR è proprio una terapia specifica per i traumi.
I farmaci per il PTSD sono utili, ma non risolvono la situazione.
La psicoterapia può anche essere abbinata alla somministrazione di farmaci per il PTSD, o al Metodo Tomatis, una metodologia che utilizza la musica per arrivare al cervello e rimettere in equilibrio ciò che non lo è.
Curare il PTSD dopo il Coronavirus
Può esserci un disturbo post traumatico da stress dopo essere stati in terapia intensiva a causa del Covid 19?
Gli studi più recenti confermano questa ipotesi. Il COVID 19 aggredisce i polmoni e quando si è intubati nel reparto di terapia intensiva arriva poco ossigeno al cervello. Per questo sembra che molti pazienti intubati abbiano avuto delle allucinazioni nelle quale vedevano cose terribili che in realtà non stavano accadendo. Alcune persone guarite dal coronavirus hanno sviluppato un vero e proprio PTSD. Molte altre uno stato di ansia cronico come conseguenza del Covid 19.
Personale sanitario e PTSD a seguito del COVID 19
Molti medici ed infermieri sono stati esposti a situazioni traumatiche nella pandemia da Coronavirus del 2020. Vedere tutti i giorni la morte in faccia, accompagnare i pazienti a ad una morte terribile in solitudine senza la possibilità di salutare i propri cari. Interagire con i parenti dei ricoverati, ai quali spesso si è dovuto fare da tramite per dare l’ultimo saluto al proprio caro intubato ed impossibilitato ad usare il telefono. Turni massacranti, con la costante paura di ammalarsi ed di portare il virus ( e la morte) a casa ai propri famigliari.
Sono questi sono alcuni dei fattori che spesso hanno prodotto un Disturbo Post Traumatico da Stress nei soccorritori e nei medici.
A tutti loro servirà una cura per il PTSD fatta da uno psicologo specializzato nella cura del Dusturbo Post Traumatico da stress.
Psicologo specializzato nella cura del PTSD dopo Covid 19
Una ricerca svolta su 4120 partecipanti ha dimostrato “che è presente una relazione positiva significativa tra l’evento traumatico del Covid-19 e il PTSD, infatti nella fase più critica della pandemia più di un terzo dei partecipanti ha riportato sintomi del disturbo da stress post traumatico. Inoltre, i dati riportano che il genere femminile, così come bassi livelli di istruzione e alti livelli di nevroticismo sono dei fattori di rischio per l’emergere del disturbo, in linea con i precedenti studi” (Covid e Disturbo da Stress post traumatico, State of mind).
Il Covid 19 espone le persone a diversi fattori che potrebbero scatenare il PTSD.
PTSD in chi si è ammalato Di Covid 19 ed è stato in terapia intensiva
Chi è stato ricoverato per Covid in ospedale ha sperimentato diverse situazioni che lo hanno potenzialmente esposto ad avere il PTSD:
paura di morte, ansia forte per l’incertezza per il futuro. Se il virus porta ad un ricovero in ospedale con intubazione e respirazione artificiale la mancanza di ossigeno al cervello come conseguenza dell’infezione da Covid ai polmoni produce allucinazioni. In questi casi i sopravvissuti al Covid si comportano come i reduci del Vietman, sviluppano un Disturbo Post Traumatico da Stress a seguito delle allucinazioni avute in terapia intensiva in cui spesso vedevano i medici come portatori di morte. Ormai sono davvero tante le testimonianze di chi racconta di essere tormentato da incubi, allucinazioni, ansia e pensieri intrusivi anche una volta guarito e ritornato a casa.
PTSD nei parenti dei morti per Covid 19
Non va sottovalutato il potere potenzialmente traumatico di morti così strane ed innaturali come quelle provocate dal Covid 19. La persona che ami scompare in una corsia di ospedale e da allora non un saluto, una parola, un contatto telefonico. Il niente, l’impossibilità di salutarsi e di elaborare il lutto spesso produce un Disturbo Post Traumatico da Stress.
Bambini e cura del PTSD
In questa lunghissima epidemia di Covid i bambini e gli adolescenti sono vittime silenziose ed invisibili il cui disagio dovrebbe invece essere preso in seria considerazione. Per un bambino un anno di isolamento rappresenta un tempo infinito, così come per un adolescente. I bambini si adattano a tutto, ma pagano conseguenze altissime in termini di sofferenza emotiva. L’impossibilità di interagire con i coetanei, l’isolamento forzato ma anche la paura degli altri indotta dalla paura del contagio possono creare danni difficilmente immaginabili sulla popolazione infantile ed adolescenziale.
I bambini sono stati spesso spettatori silenziosi della malattia dei propri genitori e dei nonni, a volte della loro morte. Non è infrequente che i figli di genitori contagiati dal COvid 19 siano stati collocati altrove per non contagiarsi, o perchè rimasti soli a seguiti del ricovero dei loro genitori. Il PTSD può svilupparsi anche nei bambini, ed è necessaria una cura con uno psicologo specializzato nella cura del PTSD nei bambini.
Come manifestano il loro disagio i bambini?
I bambini esprimono il loro disagio in vari modi. Quando soffrono alcuni di loro diventano agitati, irrequieti, nervosi, a volte sembrano persino “cattivi”. Altri al contrario diventano taciturni, silenziosi, tristi, isolati. Spesso il rendimento scolastico diminuisce, il sonno si fa irrequieto, possono esserci diversi malesseri fisici quali mal di pancia o mal di testa. E’ compito dell’adulto guardare con attenzione il bambino per poter comprendere il significato dei suoi cambiamenti.
Se si ha il dubbio che un bambino stia soffrendo troppo per quanto gli sta accadendo intorno non serve fare finta di niente. Al contrario occorre parlare, fare domande, stargli vicino il più possibile e se serve contattare uno psicologo infantile per chiedere un consiglio. Se pensi che un bambino che tu conosci stia vivendo una situazione di maltrattamento o abuso approfondisci, fai domande, chiedi, non avere paura di sapere la verità.
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