Ti trovi sicuramente in una situazione difficile.
Amare una persona che qualche volta è affettuosa, attenta ai tuoi bisogni o affascinante, e poi si trasforma in un orco violento e spaventoso … è una situazione terribilmente difficile da cui non si sa come uscire.
La violenza fisica o verbale all’interno della coppia può diventare un grave trauma per chi la subisce.
Se così fosse non ci sarebbero molte donne che si trovano in questa situazione, per lo meno in Italia.
Un marito può essere violento solo a volte. Il vero problema è che la violenza all’interno del rapporto di coppia non è prevedibile. Una donna non sa quando il proprio marito può diventare violento, vive sempre sul chi va là, non si sente sicura mai. Può essere una parola, un gesto, uno sguardo a scatenare la violenza. Qualche volta l’aggressione si verifica senza un apparente motivo. E non è necessariamente solo colpa dell’alcol o delle droghe; un uomo può diventare aggressivo pur non avendo usato alcun tipo di sostanza.
Francesca è una donna di quarant’anni, due figli, un buon lavoro e una bella casa. Il marito è un buon padre, lei dice, e anche un buon marito, ma purtroppo è terribilmente geloso.
Francesca sa che il marito si è messo in testa, senza alcun motivo ragionevole, che tra lei e il suocero ci sia una relazione sessuale. Questa idea paranoide scatena nell’uomo una violenza verbale spaventosa, con insulti, parolacce, aggressioni verbali, il tutto anche in presenza dei figli.
L’uomo quando è arrabbiato accusa la moglie di aver fatto sesso con il suocero, e non si rende conto di quanto questo possa essere scioccante non solo per la moglie ma anche per i figli che sentano il padre accusare la mamma di essere andata a letto con il nonno.
Francesca dopo 10 anni, dopo aver chiesto aiuto a diversi psicologi e alla sua famiglia, ancora non si è separata perché è convinta che lui lo ami tanto, anche se praticamente la tratta sempre male.
L’amore non può farti soffrire così tanto da rovinarti la vita.
Chi ti ama non desidera farti stare male. Chi ti ama davvero qualche volta ti fa stare male perché purtroppo tutti sbagliamo, ma chiede scusa, cerca di rimediare e fa di tutto perché ciò non accada di nuovo. Un marito violento invece ripete più e più volte lo stesso errore.
Anche se a parole può sembrare che metta in discussione il suo comportamento, nei fatti conferma giorno dopo giorno che la violenza è una cosa normale.
Non cerca di controllarsi, non trova strategie per controllare la propria rabbia, come ad esempio uscire di casa per allontanarsi da moglie figli quando si sente troppo arrabbiato. Gli uomini violenti si abbandonano alla violenza senza sentirsi minimamente in colpa.
I motivi possono essere tanti ma di solito quello principale, il più importante, è :
Se vivi in una famiglia in cui tuo padre maltratta la mamma, da adulto ti sembrerà quasi inevitabile che nella tua vita ciò possa accadere anche a te.
Se invece vivi in una famiglia in cui il papà tratta bene la mamma, o dove la mamma di fronte a una violenza si indigna e se ne va, considererai la violenza come sbagliata, e cercherai di evitarla.
E’ così quindi che una donna può ricevere uno schiaffo e scappare indignata o spaventata, mentre un’altra di fronte allo stesso stesso schiaffo non solo non scappa, ma lo scambia per un atto d’amore.
Alessia, 35 anni, due figlie piccole e un compagno violento sia fisicamente che verbalmente. Dopo l’ennesima aggressione Alessia comincia a chiamare la polizia ogni volta che sente che la situazione sta per degenerare. La polizia un poco alla volta la aiuta, impedisce alla violenza di degenerare fino al punto da arrestare il marito di fronte all’ennesimo richiesta di aiuto di Alessia.
Alessia chiede aiuto a un’amica, che accoglie lei le sue bambine in casa sua.
Chiede aiuto a un centro antiviolenza, che non solo la supporta psicologicamente in modo gratuito, ma le fornisce anche un avvocato gratuito. Il centro antiviolenza le suggerisce di partecipare a un bando di una banca che aiuta le donne maltrattate. Alessia lo vince, e riceve un sussidio economico per 24 mesi.
Il marito viene condannato a 18 mesi di carcere e può vedere le figlie solo con modalità protette.
E’ riuscita a costruire una rete ce l’ha supportata.
Da sola non ce la puoi fare, ma se chiedi aiuto puoi scoprire che ci sono molte persone disponibili ad aiutarti, anche se tu ancora oggi non lo sai o non lo vedi
Se hai bisogno di parlare con qualcuno di quello che ti sta succedendo puoi farlo anche online, in videochiamata.
Può essere il primo passo per uscire da una situazione difficile che ti fa sentire in trappola. Dalle trappole si può uscire, ma bisogna trovare la strada giusta per farlo, ed elaborare strategie per raggiungere finalmente la serenità.
Parlare con qualcuno di quello che ti succede non vuol dire che necessariamente ti dovrai separare. Puoi anche solo iniziare a pensare con un professionista esperto di situazioni come la tua cosa potresti fare. Sarai poi tu a decidere se farlo oppure no.
Ma fai oggi il primo passo per uscire da una relazione violenta
Supporto psicologico per italiani all’estero