Evitamento di tutti gli stimoli associati al trauma, apatia
Possono esserci alterazioni permanenti di aree del cervello, depressione, apatia. La ricerca dell’evitare gli stimoli associati al trauma, oltre al determinare l’evitamento dell’agire (per esempio non prendere più ascensori se la violenza sessuale è avvenuta in ascensore), pone anche il corpo in uno stato di “congelamento”. Come conseguenze dei traumi qualche volta “ci si ritira dalla vita“.
Traumi e flashback, alterazioni permanenti nel cervello
Un grave trauma, come un’aggressione sessuale improvvisa ed inaspettata o uno stupro, può portare anche ad alterazioni permanenti di aree del cervello. E’ stato dimostrato da esami neurologici (Van der Kolk,) che l’atrofia dell’ipofisi rende impossibile all’individuo interessarsi alle informazioni nuove che gli vengono dal mondo, rendendolo apatico e passivo, e congelando la capacità immaginativa e creativa del soggetto.
In uno studio di 25 anni fa su reduci del Vietnam condotto da Van der Kolk nella maggior parte delle tavole del Rorschach (un test psicologico in cui si chiede alla persona di attribuire un significato a delle macchie di colore dipinte su dei cartoncini) i soggetti vedevano il loro evento traumatico. I sei soggetti che non lo vedevano, non vedevano nulla, solo la macchia d’inchiostro. Questa è un’indicazione del blocco dell’immaginazione.
La percezione nelle vittime di un trauma cambia: o vedono il trauma dovunque, oppure non vedono nulla.
Si verifica un arresto dell’immaginazione e della creatività, si ha una perdita del pensiero come capacità di creazione sperimentale.
Una donna che ha subito una violenza sessuale può quindi ritrovarsi apatica, priva di interessi sia verso la vita in generale che verso il lavoro o le relazioni affettive. Apparentemente sembra depressa, ma si tratta di qualcosa di molto diverso dalla depressione.