Educare i figli senza urlare
Consigli per genitori
Consigli per genitori
Ho avuto modo negli ultimi trent’anni di lavorare con moltissimi genitori, con bambini di tutte le età ed in particolare con molti adolescenti.
Educare è facile? Fare il genitore è uno delle cose più difficili al mondo, nessuno ci prepara ad educare i figli, ma dobbiamo farlo per forza quando diventiamo mamma o papà. Quando poi i bambini crescono e diventano adolescenti educare i figli diventa sempre più difficile, e di facile non c’è più niente.
Mi piacerebbe poterti aiutare affinché un giorno tu possa dire che educare è facile, e che i tuoi figli sono davvero felici di avere te come genitore.
Forse non mi conosci. Sono Cristina Roccia, psicopedagogista.
Ho avuto modo di vedere in questi anni che quando i genitori cambiano, anche solo di poco, anche i figli di conseguenza modificano il loro comportamento.
I consigli che ti darò non sono solo frutto dei miei studi, ma anche il prodotto di tante riflessioni che ho fatto negli ultimi trent’anni come donna e come madre di quattro figli. Quando arrivi ad una certa età ti guardi indietro e ti chiedi se davvero molte delle scelte fatte erano così indispensabili, così inevitabili o così giuste. Ho avuto modo di riflettere una quindicina d’anni fa su come mai a casa mia si urlasse così tanto, ed ho attivamente cercato un modo per cambiare le cose. Il cambiamento ha funzionato e il clima all’interno della famiglia è decisamente cambiato.
Mi piacerebbe quindi aiutarti a credere che il cambiamento è sempre possibile, devi solo volerlo con tutte le tue energie, e mettere il cambiamento al primo posto nella tua vita. Anni fa mi sono detta quello che oggi voglio dire a te:
Vivi felice o almeno provaci. E così vivranno felici anche i tuoi figli e avranno molte possibilità di avere un futuro felice.
Se pensi che la felicità non faccia per te, o che solo gli altri possono sapere davvero che cosa significa perché a te la vita ha riservato solo negative, dovresti davvero arrivare alla fine dell’articolo. Anche se hai vissuto dei traumi, anche se tutta la vita sembra andare storta, anche se la tua infanzia è stata terribile o se il tuo matrimonio è un inferno, non rassegnati mai.
Il cambiamento può essere sempre possibile. Lo devi fare anche per i tuoi figli, perché non basta leggere un manuale su come educare i figli. Devi essere tu per prima a dare l’esempio i tuoi figli che una vita felice è possibile, ed aiutarli attivamente a ricercare il loro posto nel mondo. Ma che esempio puoi dare ai tuoi figli se tu per prima sei sempre arrabbiata o, ancor peggio, rassegnata?
La premessa di questo articolo su come educare i figli è che non puoi spiegare ciò che di fatto non riesci a fare. Non puoi spiegare ai tuoi figli come essere educati, rispettosi, tranquilli, entusiasti della vita, volenterosi, studiosi, se tu per primo non riesci ad esserlo. Sarebbe come dire a un figlio di non fumare mentre ti stai accendendo una sigaretta.
La serenità di un genitore si riflette in maniera importante sui figli, così come la tristezza o uno stato d’animo negativo della mamma o del papà possono provocare in modo immediato comportamenti sbagliati nei figli, aggressività, nervosismo, ribellione.
Che cosa serve per rendere un figlio felice, indipendente, responsabile e magari anche un futuro leader?
Se nella tua famiglia per educare i figli bisogna sempre gridare, minacciare, dare castighi e punizioni, c’è qualcosa che non va in te come genitore, oltre che in tuo figlio. Inutile sentirsi in colpa e, ancora peggio, rassegnarsi alla situazione. Cerca una soluzione, modifica la tua comunicazione, il tuo modo di stare con i figli, fai un lavoro su te stesso e sul tuo compagno, ed ecco che educare diventa facile.
E soprattutto fallo subito! Non aspettare che il tempo passi, che tuo figlio cresca in un clima in cui la ribellione, la disobbedienza o l’aggressività sono normali. Dopo anni di rancori, urla e disobbedienza diventa davvero molto difficile modificare la situazione.
Prima di pensare concretamente a “cosa fare”, pensa a come cambiare la tua vita per essere in grado davvero di fare qualcosa di diverso
Qualunque altra cosa nella tua vita deve passare al secondo posto perché questo progetto è sicuramente il più importante. La famiglia dovrebbe essere un luogo dove è bello tornare dopo una giornata di lavoro, e dove bello svegliarsi sapendo di trovare allegria e serenità a colazione. Una promozione sul lavoro, lo stipendio a fine mese, le cene o i viaggi con gli amici e persino l’amante più fantastico non potranno mai darti la serenità che una bella famiglia può trasmettere.
Mentre ancora sono piccoli, goditi i tuoi bambini. Quel tempo non tornerà mai più indietro, e se lo avrai perso ad urlare ne sarai poi terribilmente dispiaciuto in futuro.
La serenità di un genitore si riflette in maniera importante sui figli. La tristezza o uno stato d’animo negativo della mamma o del papà possono provocare in modo immediato comportamenti sbagliati nei figli, aggressività, nervosismo, ribellione.
Non lasciare a loro solo le briciole di tempo alla fine della tua giornata
Fai diventare il tempo da trascorrere con i tuoi figli una cosa bella e divertente, e non un lavoro. Proponi delle cose che piacciono anche a te e non solo cose noiose che rendono lo stare con loro la cosa più faticosa al mondo.
Fermati a riflettere sulla tua. Se la risposta è no, non rassegnarti a vivere una vita che non ti piace; sarai sempre triste e nervosa e non riuscirai a stare bene con i tuoi figli. Non è vero che le cose non possono cambiare, mentre molto spesso è vero che le persone non si fermano abbastanza tempo su una domanda così importante e non dedicano abbastanza energie al progetto di cambiare la loro vita in meglio.
Non puoi educare facile i figli se il tuo partner ti rende il tutto difficile. Dedica quindi del tempo a convincere il tuo compagno o la tua compagna che trovare un accordo sull’educazione dei figli è la premessa fondamentale per riuscire nel progetto di essere genitori.
Per poter aiutare tuo figlio, o anche solo per potergli dare degli ordini che vengano davvero rispettati, occorre prima aver ascoltato il suo punto di vista. Ti sembrerà una perdita di tempo ma in realtà non lo è perché comprendere che cosa tuo figlio pensa della faccenda ti farà risparmiare molto tempo.Vuoi che tuo figlio spenga la televisione quando lo decidi tu? Puoi urlare “spegni la televisione”, oppure con il telecomando spegnerla tu direttamente. E’ probabile che questo produca un conflitto che poi degenererà in altri conflitti. Tuo figlio potrebbe obbedire ed essere terribilmente arrabbiato, oppure potrebbe rifiutarsi di spegnere la TV.
Potresti trovare un accordo con lui prima di accendere la televisione facendo domande del tipo “a che ora finisce il programma che vuoi vedere?”, “quanto dura quel video che hai messo in TV?”, “come possiamo fare questa sera per non litigare quando sarà ora di mangiare?”.
Poi però prenditi il tempo per ascoltare le risposte. Per ascoltare bisogna restare in silenzio per un po’ dando all’altro il tempo di parlare, e facendogli capire che il suo pensiero è interessante e che tu vuoi davvero conoscerlo.
Ascoltare non significa rinunciare a dare regole, al contrario invece significa dare delle regole che possano essere fatte rispettare senza creare troppi conflitti.
Non hai bisogno di un figlio che obbedisca a comando, ma di un figlio che capisca perché gli stai dando determinate regole. Magari non si troverà d’accordo con te ma avrà capito il tuo punto di vista e tu avrai capito il suo.
La classica frase “obbedisci perché te lo dico io” dovrebbe essere usata proprio come ultima spiaggia nel caso il figlio si rifiuti in tutti modi di accettare la regola che gli hai dato. Educare i figli non significa renderli sottomessi, ma al contrario aiutarli ad interiorizzare le regole affinché diventino parte di loro. Solo così potrai avere la certezza che tuo figlio obbedirà alle tue regole anche quando tu non sarai presente.
E’ questo alla fine che vogliamo dei figli, giusto? Che siano dei ragazzi di cui potersi fidare, e che si comportino bene anche quando noi non li vediamo o non siamo lì a controllarli.
Prima di ordinare a tuo figlio qualcosa rifletti se ciò che stai per chiedere abbia un senso e sia davvero utile. Se per esempio vuoi che tuo figlio spenga la TV prima di andare a cena devi puoi creare un ambiente sereno a tavola. Magari non ci hai mai pensato, molte delle peggiori discussioni in famiglia vengono proprio all’ora dei pasti. Se chiedi a tuo figlio di spegnere la TV per mangiare rendi quindi il momento della cena desiderabile.
Prima di imporre delle regole ai tuoi figli rifletti se ciò che desideri da loro sia qualcosa che tu riesci a fare.
Non puoi chiedere di spegnere la TV e poi tu mangiare con il cellulare in mano, guardare dei video o chattare con gli amici. Non sarebbe coerente e faresti sentire il tuo figlio inferiore a te, obbligato a sottomettersi a una regola che neppure tu condividi. Se proprio devi usare il telefono quando a lui è proibito chiedi scusa, spiega perché in quel momento è indispensabile fare ciò che stai facendo.