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VIOLENZA SULLE DONNE: CHIEDI AIUTO!
Qui di seguito una storia di violenza agita e subita. Una storia in cui chi ha subito ha trovato la forza di chiedere aiuto ed è riuscita a rialzarsi e guardare con coraggio dentro a quel dolore. Una donna che ha saputo chiedere aiuto e imparare a tutelarsi. Anche tu puoi farlo.
Nessuno ti può dire che non vali niente! Decidi tu quanto vali e di cosa hai bisogno.
“Giovedì 10 gennaio 2013. Cuneo. Processo contro un uomo accusato di violenza sessuale: i vicini dicono che era sempre ubriaco. La donna presunta vittima era costretta a subire perché aveva paura di essere buttata fuori di casa. Due vicini di casa, che hanno deposto come testi del pm nel processo a Cuneo contro un uomo accusato di violenza sessuale dalla sua ex compagna, hanno confermato che in quella famiglia c’erano dei problemi: “Loro abitavano al piano di sopra e ogni tanto sentivo urlare come in ogni famiglia, ma non si capiva cosa dicevano. Lei mi ha portato suo figlio qualche volta, dicendo che non voleva che vedesse le liti con il compagno”.In udienza la donna, che si è costituita parte civile, aveva detto che il suo compagno era “sempre ubriaco” e che la costringeva con la forza ad avere rapporti sessuali con lui. Il posto preferito dall’uomo dove assalire la campagna era il bagno, e proprio qui era stato sorpreso durante un atto violento da un amico della coppia, ospite temporaneo in casa.
“Io subivo perché dipendevo economicamente da lui. Più volte sono fuggita con il mio bambino e sono andata a stare in albergo, ma poi tornavo”, aveva detto la donna.
L’altro vicino di casa ha ricordato che lui una sera voleva entrare in casa e lei non voleva: “Ho visto la scena dalla finestra. Lei diceva: visto che hai bevuto stasera non entri a casa mia. Poi sentito il rumore di un vetro infranto, la donna mi disse che l’aveva rotto lui per entrare dal bagno”.”(articolo di Monica Bruni, dal quotidiano on line della Provincia di Cuneo)